Mi ricordo di Gino Pugnetti, uno che se n’è andato in fretta.
Direttore, fra l’altro, prima di ‘Storia Illustrata’ e poi di ‘Epoca’, l’ho apprezzato come romanziere.
E’ vero, oggi, le sue storie scompaiono nelle nebbie, ma non era affatto male.
Lo possedeva una passionaccia per la lirica e frequentemente i suoi protagonisti avevano a che fare con quel particolare mondo.

E mi viene in mente ‘Seribe’.
‘Vendetta all’italiana’, se non incorro in un abbaglio, il romanzo.
Ecco, il padre dell’eroe di turno, melomane anch’egli, rammentandosi del grande scrittore e librettista Eugéne Scribe, recatosi all’anagrafe, disse di voler chiamare il pargolo in questione appunto ‘Scribe’.
Com’è, come non è, l’addetto vergò ‘Seribe’.
Una c al posto di una e, et voilà, un ‘carattere’ niente male!