Una decina di giorni fa.
Non che piangesse, no.
La nipote di A**, Chiara, è tornata da scuola col magone e arrabbiata.
La maestra – quella di religione addirittura, baluba di una – a lezione, rivolta alla classe, aveva detto:
“Siete in seconda e non dovete più credere a Babbo Natale o a Gesù Bambino.
Non esistono.
Non sono loro a portare i doni ma i vostri genitori”.
Il magone era determinato dalla scoperta dell’inesistenza dei due donatori.
La rabbia dal fatto che, come sbattè in faccia a padre e madre,
“Mi facevate scrivere la letterina e non serviva a niente.
Una presa in giro”.
Vero, rifletto, ma una presa in giro che tutti abbiamo subito e alla quale ripensiamo con nostalgia.